i maestri
METODO FELDENKRAIS
LE BASI DEL METODO PER LA CONSAPEVOLEZZA DEI PROCESSI PSICOMOTORI
La postura umana è un equilibrio dinamico
La stabilità è un’ottima qualità. Indica anche la resistenza a muoversi così come la resistenza a essere mossi. Il pugile al tappeto è salvato solo dalla regola secondo la quale non può essere colpito e sconfitto prima di essere di nuovo in piedi, ovvero instabile.
Solo allora potrà muoversi per attaccare e muoversi per evitare di finire di nuovo al tappeto.
La stabilità –il sentirsi protetti- aumenta il nostro senso di sicurezza. L’instabilità significa rischi ma anche facile mobilità. Entrambe sono biologicamente importanti. Abituarsi a una sola di esse ci rende insicuri per mancanza di scelte.
IL MIO VIAGGIO
incontri percorsi tracce esperienze
Il mio incontro con il metodo del dott. Moshe Feldenkrais ebbe inizio negli anni ’90, durante un master a Parigi di perfezionamento sul movimento corporeo; con la mia insegnante Monika Pagneux – già allieva di Feldenkrais negli anni ’70 – praticai alcune delle lezioni che Moshe Feldenkrais propose agli attori del Théâtre des Bouffes du Nord diretto da Peter Brook.
Nel 1992 partecipai alla 2a Formazione di Insegnanti del Metodo Feldenkrais in Italia con la direzione pedagogica di Mark Reese; completando nel 1997 il programma di studio professionale con il diploma di insegnante del Metodo Feldenkrais -Integrazione Funzionale e Conoscersi Attraverso il Movimento- riconosciuto dall’International Feldenkrais Guild – Europa e USA.
Dal 1998 insegno il Metodo Feldenkrais a studenti di tutte le età e in particolare ad attori, musicisti, cantanti e ballerini, applicando e sviluppando il Metodo in programmi dinamici che integrano l’apprendimento corporeo con uno sguardo alle arti figurative e alla letteratura poetica.
Durante l’arco della mia formazione Feldenkrais sono stata guidata da straordinari maestri, tutti diretti allievi del dott. Moshe Feldenkrais, quali Mark Reese, Elizabeth Beringer, Myriam Pfeffer, Paul Rubin, Carl Ginsburg, Jerry Karzen e Ruthy Alon.
